Ciro Aurigemma, l’ecologia profonda ed il vegetarismo…

L’ecologia profonda è una visione dell’ecologia che va al di là della sola salvaguardia dell’ambiente naturale a cui mi sento vicino (www.ecologiaprofonda.com)

Alcuni dei principi basilari dell’ecologia profonda possono essere così riassunti
( tratto da Devall & Sessions, 1989) :
1. Il benessere e la prosperità della vita umana e non umana sulla Terra hanno valore per se stesse e questi valori sono indipendenti dall’utilità che il mondo naturale può avere per l’uomo.
2. La ricchezza e la diversità delle forme di vita contribuiscono alla realizzazione di questi valori e sono valori in sé.3. Gli uomini non hanno alcun diritto di impoverire questa ricchezza e diversità, a meno che non debbano soddisfare esigenze vitali.

5. L’attuale interferenza dell’uomo nel mondo non umano è eccessiva e la situazione sta peggiorando progressivamente.6. Di conseguenza le scelte collettive devono essere cambiate. Queste scelte influenzano le strutture ideologiche, tecnologiche ed economiche fondamentali. Lo stato delle cose che ne risulterà sarà profondamente diverso da quello attuale.
7. Il mutamento consiste principalmente nell’apprezzamento della qualità della vita come valore intrinseco, piuttosto che nell’adesione a un tenore di vita sempre più alto…

Credo quindi che sia come vegetariani che come ecologisti non possiamo restare indifferenti all’ ulteriore danno irreversibile per l’ambiente che sarebbe stato costituito in Italia dalla riapertura delle centrali nucleari, solo perché nel frattempo la gente credeva che siano più sicure di quelle precedenti. In realtà influenzati da campagne stampa con ricercatori pagati per dire cose non sempre vere, senza ovviamente conoscere scientificamente la realtà dei fatti, che se osservata da scienziati veri e non di parte, non può che dimostrare che i rischi restano alti comunque.
Secondo Areva – l’impresa francese che sta costruendo i reattori EPR cosiddetti di nuova generazione – queste centrali saranno più potenti di quelle attuali, useranno il 15% in meno di uranio, e produrranno il 30% in meno di scorie.
Peccato che nessuno precisi che il funzionamento dell’EPR prevede che il combustibile nucleare resti molto più tempo nel reattore e questo implica un’usura e dunque una tossicità radioattiva molto più importante che nei reattori attuali….Anche una portavoce di Areva, però, Patricia Marie, ha ammesso che le scorie saranno più radioattive, ma “solo” del 15%….
Il premio Nobel per la fisica italiano Rubbia, che e’ dovuto emigrare in Germania dove si sta sviluppando l’energia rinnovabile, dice invece che le centrali di nuova generazione sono solo una ‘cosmesi’, per cui il rischio resta elevato lo stesso…
Chi vuole approfondire seriamente trova sulla rete varie indicazioni…, mentre il forum nucleare di parte è stato poi bloccato…e il referendum boicottato e’ stato per fortuna e grazie a molti vinto!
Abbiamo infatti assistito alla manovra del governo di fermare il programma nucleare, in attesa che passasse la bufera del Giappone, dove ancora non si risolve il problema… e che l’Europa approvase linee guida sul nucleare a cui poi adeguarsi…essendo europee…e quindi più accettabili dalla popolazione, ma quasi nessuna regione le voleva e una sentenza recente stabilisce che sia comunque chiesto il parere delle regioni prima di procedere…La regione Abruzzo, zona sismica vicino Roma, avrebbe accettato la possibilità di centrali sul suo territorio…:
allora l’Aquila e il Giappone non insegnano nulla?…per ora la gente ha capito!

Ognuno è libero, ma quando si toccano i geni e l’atomo il processo è purtroppo irreversibile, anche per chi non lo voleva…

Ciro Aurigemma,
psicologo, delegato lazio AVI
e per l’Ecologia
www.draurigemma.it
www.vegetariani.it
www.europeanconsumers.it

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